Recensioni film in sala
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- Scritto da Camilla Maccaferri
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D'accordo, nessuno tocchi Caino. Ma ad Eva chi ci pensa? Se il diktat politicamente corretto della nostra società, autoproclamatasi civile, impone di indagare le ragioni dell'assassino, analizzandone comportamenti e traumi infantili prima di condannarlo, e se, di riflesso, il cinema indugia spesso a raccontarne gesta e fantasmi, non è altrettanto comune soffermarsi sulle motivazioni e le possibili reazioni di chi si ritrova a mettere al mondo, crescere e svezzare un'incarnazione di disumanità, ferocia e violenza. Un mostro, insomma. Perché in fondo Rosemary's Baby finisce proprio con la nascita della demoniaca creatura. Ma cosa succede quando questa inizia a muovere i primi passi nel microcosmo familiare, preparando il suo futuro e terribile ingresso nel mondo? E quando il suo destino, e quello di molti altri, ignari, è compiuto, oltre al sangue, di cos'è fatta la scia che lascia dietro di sé? Prova a spiegarcelo Tilda Swinton, straordinaria e diafana genitrice del problematico Kevin, fin da piccolo evidentemente disturbato, malato, diverso, attraverso una serie di salti temporali avanti e indietro nella propria vicenda di donna e madre.
Leggi tutto: ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN di Lynne Ramsay (2012)
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- Scritto da Andrea Chimento
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Parlando di Paradiso amaro appare necessario introdurre, per la prima volta su queste pagine, l’argomento delle curiose scelte “titolistiche” fatte dalla nostra distribuzione per le pellicole straniere.
The Descendants, l’interessante titolo originale, centrava pienamente quali sono i principali contenuti di un film costruito sull’eredità, morale e geografica, pendente sulle anime dei personaggi più giovani; Paradiso amaro focalizza invece l’aspetto più banale e scontato che l’importante lavoro di Alexander Payne si porta dietro.
Il film è una commedia amara, con momenti ironici uniti ad altrettanti drammatici, e si vede subito.
È ambientato alle Hawaii. Il paradiso terrestre.
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- Scritto da Camilla Maccaferri
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C'è un edificio da salvare, una band da riunire, una serata di beneficenza da organizzare in fretta, coreografie coloratissime, numeri musicali vivaci, una serie di comparse illustri: il tutto condito da un umorismo demenziale e da una spruzzata di surrealismo. Ma, nonostante le apparenze, non stiamo parlando dei Blues Brothers: i nostri eroi del momento sono alti in media quaranta centimetri e rivestiti in pannolenci. Si tratta dei sempreverdi (è il caso di dirlo, specialmente se pensiamo al leader Kermit) Muppet che tornano al cinema, dopo che i loro ultimi due lungometraggi erano stati destinati esclusivamente al piccolo schermo.
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- Scritto da Valeria Morini
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Atteso al varco della sua quarta regia (dopo Confessioni di una mente pericolosa, Good Night, and Good Luck e In amore niente regole), George Clooney si cimenta con la scelta difficile e rischiosa del film politico e lo fa, guarda caso, a un anno dalle elezioni che decideranno se l’avventura di Barack Obama alla Casa Bianca potrà continuare.
Da una parte sta un’ottima sceneggiatura scritta dallo stesso Clooney insieme a Grant Heslov (noto caratterista, co-autore anche di Good Night, and Good Luck e regista di L’uomo che fissa le capre) e Beau Willimon, autore del libro Farragut North da cui Le Idi di marzo è tratto. Dall’altra, l’attore-regista ha ben presente la lezione di cineasti come Sydney Pollack e Alan J. Pakula e di tutto il grande cinema civile americano degli anni ‘70.
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- Scritto da Andrea Chimento
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Un viaggio attraverso l’impossibile. Così si può (estremamente) sintetizzare Hugo Cabret, l’ultima opera (e già tra le più importanti della carriera) di Martin Scorsese.
Un viaggio che parte da Parigi, proprio come quello del cinema, iniziato al Grand Café des Capucines il 28 dicembre 1895, data convenzionale più che ufficiale, quando i fratelli Lumière fecero la loro prima proiezione pubblica.
Un viaggio che appare come il più personale e sentito, da tanti(ssimi) anni a questa parte, del regista newyorkese: eppure, chi l’avrebbe mai detto qualche mese fa, vedendo un trailer retorico e ricattatorio, che pareva preannunciare una pellicola simil-fantasy per famiglie?
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