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- Scritto da Lorenzo Bianchi
- Categoria: Recensioni film in sala
- Pubblicato: 24 Marzo 2016
Finalmente ci siamo: dopo mesi di attesa e un insieme infinito di trailer sempre più lunghi – che già lasciavano intendere parecchio sulla qualità del film – Batman v Superman è arrivato nelle sale, con tutto il carico di aspettative che un film simile comporta, a partire dal tanto bistrattato e chiacchierato Ben Affleck che raccoglie l’eredità di Christian Bale come Cavaliere Oscuro.
Sembrerebbe che Zack Snyder abbia preso ispirazione dalla graphic novel capolavoro di Frank Miller, The Dark Knight Returns, e invece è solo lo scontro tra Superman (Henry Cavill) e Batman (Ben Affleck) a combaciare, in una pellicola che vede entrambi messi sul banco degli imputati, per una ragione o per l’altra, con Lex Luthor (Jesse Eisenberg) a tirare le fila per portare gli eroi al grande scontro. La situazione non tarderà a degenerare e servirà anche l’intervento di Wonder Woman (Gal Gadot) per cercare di risolvere la questione.
Solo leggendo la trama ci si rende conto di quanta carne al fuoco abbia messo Zack Snyder, che dopo il deludente Man of Steel, torna dietro la macchina da presa per questo sequel che altro non è se non un trait d’union per arrivare al corale Justice League, previsto per il prossimo anno. Benché si tratti di un passo avanti (anche perché, onestamente, fare peggio sarebbe stata un’impresa) il risultato finale è tutt’altro che soddisfacente: prolisso, ridondante, eccessivamente chiassoso e sfilacciato, il film è tutto fuorché l’epico scontro che in tanti si sarebbero aspettati.
Tra le note positive c’è sicuramente il cast: Cavill era l’unica nota lieta del primo film, Gal Gadot è una splendida e carismatica Wonder Woman, Amy Adams riesce a dare spessore al personaggio di Lois Lane e Jesse Eisenberg regala un’eccentrica e singolare interpretazione di Lex Luthor anche se, forse, vive troppo della memoria di un Joker che non è e non può essere. E Ben Affleck? Perfetto nel ruolo di Batman, un Uomo Pipistrello violento e spietato, disilluso e cinico, con il cuore indurito da anni di battaglie.
Le note dolenti sono altre: una regia approssimativa e confusionaria, che riesce addirittura a far crollare le aspettative su Justice League presentando Aquaman, Flash e Cyborg in una sequenza potenzialmente buona e demolita da micro sequenze di dubbia qualità. Su Doomsday e lo spreco di effetti speciali è meglio sorvolare, anche perché è nella semplicità che arrivano le sequenze migliori, una su tutte Batman che, da solo, combatte la banda criminale di Lex Luthor con mosse che dimostrano l’affinità del regista con l’ultimo capolavoro della Rocksteady, Arkham Knight, da cui sembra chiaramente aver preso spunto.
Risulta comunque difficile parlare di delusione per quanto riguarda il tanto atteso scontro titanico tra i due supereroi simbolo della Dc Comics che, a dirla tutta, mai si sono andati veramente a genio. Non delude perché semplicemente tutto va come prevedibilmente sarebbe andato, ossia un film di passaggio per arrivare a Justice League. Era necessario quindi farlo durare così tanto?
Voto: 1,5/4
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