Serie tv

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Su Sky Atlantic

Com’è bello il mondo di Luca Guadagnino. Un mondo utopico in cui non esistono minoranze, pregiudizi, differenze di classe ed etichette idiote. O meglio, esistono, eccome se esistono, ma stanno al di fuori, come sfocate, lasciate sullo sfondo: presenze incombenti che permeano tutto come una coltre.

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In questi anni abbiamo assistito a diversi tentativi di riprendere saghe del passato per farne reboot o remake, spesso con risultati alquanto discutibili. In particolare il mondo del cinema e delle serie tv, seppur sfornando sempre nuove idee e nuovi talenti, nei suoi momenti di maggiore difficoltà ha deciso di raccogliere a piene mani dall’immaginario passato per riportare sul grande e il piccolo schermo cult che con gli anni sono entrati indelebilmente nella memoria degli spettatori, pescando nell’oceano di ricordi provenienti principalmente dagli anni Ottanta. Chi scrive si è appassionato alla settima arte partendo, soprattutto per questioni anagrafiche, proprio grazie a tali lungometraggi, per questo forse non vede sempre di buon occhio il rimescolare e il miscelare personaggi e storie che considera in parte un pezzo della propria infanzia. Di fronte alla serie tv Cobra Kai però gli ideatori Josh Heald, Hayden Schlossberg e Jon Hurwitz sono riusciti a ricreare in maniera eccellente parte delle atmosfere che aleggiavano intorno alla saga di Karate Kid rendendo nel contempo l’operazione fruibile anche per le nuove generazioni che si affacciano per la prima volta a tale mondo, senza scadere semplicemente in una campagna nostalgica ma sviluppando trama e caratteri in modo intelligente e mai banale.

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Su Sky

Da Piccolo Cesare Il padrino, dagli Scarface a Gomorra, difficilmente il pubblico smetterà di essere affascinato dall'universo criminale e dalla figura romantica del gangster, che pure cinema e tv hanno già raccontato in infinite salse. L'ultimo tassello di questa infinita rappresentazione del Male e delle pieghe oscure della società capitalistica è racchiuso in Gangs of London, serie originale Sky creata da Gareth Evans e Matt Flannery che rappresenta uno dei prodotti imperdibili del 2020 e certamente tra i più grandiosi degli ultimi anni. La vicenda prende il via dall'omicidio del potente boss Finn Wallace (Colm Meaney): la sua morte misteriosa scatena la vendetta della famiglia ora guidata dal figlio Sean (Joe Cole) con l'appoggio del braccio destro Ed Dumani (Lucian Msamati), e disgrega il fragile e capillare sistema di alleanze tra i Wallace e le gang londinesi, in un'esplosione di violenza incontrollata. Intanto, il poliziotto sotto copertura Elliott (Sope Dirisu) cerca la fiducia della famiglia Wallace per scardinare il complesso sistema criminale che governa la capitale britannica. 

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Su Sky

Ogni generazione ha il suo teen drama di culto. Poi ci sono quelle serie tv che raccontano l'adolescenza con i suoi disagi, i primi amori e i drammi con una poesia e una profondità che vanno oltre mode e tendenze, tanto da colpire e coinvolgere lo spettatore a prescindere dall'età. È il caso di Cercando Alaska, piccola grande sorpresa di questa stagione di Sky Atlantic, produzione Hulu tratta dal romanzo di John Green che originariamente doveva essere adattato in un film (un progetto tenuto in stallo per anni, poi abortito e trasformato in miniserie). Nel cast, i giovani Charlie Plummer, che già aveva colpito come protagonista dell'intenso Charley Thompson, e Kristine Froseth, vista ne La verità sul caso Harry Quebert.

Diavoli

Preceduta da una grande campagna promozionale, Diavoli si è imposta all'attenzione come una delle serie più importanti del 2020, una produzione Sky Original molto attesa per il bel mix tra la componente italiana e quella internazionale. Di produzione italo-francese ma girata prevalentemente a Londra, tratta dal romanzo I diavoli di Guido Maria Brera (che, per intenderci, è anche il marito della conduttrice Caterina Balivo), schiera come protagonisti Alessandro Borghi, al suo primo ruolo in inglese, e Patrick Dempsey. Tra realtà e fantasia, è un ritratto dello spietato mondo della finanza e delle sue dinamiche  complesse, machiavelliche e spesso aberranti che tengono in scacco l'economia mondiale, con conseguenze talvolta nefaste. Insomma, le premesse per un prodotto notevole c'erano tutte.

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