Serie tv

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“Come possiamo anticipare dei pazzi se non sappiamo come ragionano i pazzi?”

Interrogativo emblematico, pronunciato dall’agente Bill Tench (Holt McCallany) per convincere il suo superiore della bontà dell’idea del suo collega, Holden Ford (Jonathan Groff), il quale ha l’intuizione di interrogare i serial killer per capire come funziona la loro mente, in maniera da poterli studiare e, così facendo, comprenderli. Questa, di fatto, la sinossi di Mindhunter, ultima serie prodotta da Netflix, basata sul libro Mind Hunter: Inside FBI’s Elite Serial Crime Unit, e firmata da David Fincher, che che si occupa anche della regia dei primi e degli ultimi due episodi, sui 10 totali.

Defenders

Disponibile su Netflix

A due anni di distanza dall’uscita di Daredevil che, di fatto, ha stravolto l’universo Marvel elevandosi tra i migliori prodotti realizzati, secondo solo forse agli Spiderman di Sam Raimi – l’attesa per Defenders ha iniziato a salire, caricandosi di aspettative nei confronti di questo gruppo di anti eroi, outsiders newyorkesi protagonisti, nel corso di questi anni, di serie singole a loro dedicate e più (Daredevil, appunto) o meno (Iron Fist) riuscite. Ora, La Mano è quantomai decisa a conquistare New York, sotto la guida della malefica Alexandra (Sigourney Weaver): è necessario che i 4 uniscano le loro forse per riuscire a fermarla.

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Produzione Showtime, in onda su Sky Atlantic

Laura Palmer ha mantenuto la promessa fatta all’agente Cooper. A 26 anni dallo spiazzante finale che (solo apparentemente) chiuse Twin Peaks, la serie che ha riscritto il linguaggio della serialità televisiva è tornata con una terza, attesissima, stagione, in onda su Sky Atlantic. Preceduti da un battage martellante che pure ha mantenuto la totale segretezza su scene e plot, i 18 nuovi episodi del cult di David Lynch e Mark Frost si aprono nel segno della continuità con il passato, con le musiche di Angelo Badalamenti e un’ellissi temporale che ricollega immagini delle prime due annate al cupissimo presente, volto a raccontare “l’odissea dell’agente Cooper di ritorno a Twin Peaks”. 

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Ci rivedremo tra venticinque anni

Laura Palmer

La promessa di David Lynch sta finalmente diventando realtà. Venticinque anni dopo le parole pronunciate da Laura Palmer nella Loggia Nera, la serie più inquietante e amata di sempre sta per tornare con una terza stagione che, si spera, risponderà a molte delle domande lasciate aperte dall’episodio finale del 1991. Ci eravamo lasciati con il terrificante ghigno dell’agente Dale Cooper (Kyle MacLachlan) che ritrova nello specchio della sua camera d’albergo il volto di BOB (Frank Silva): cosa ne è stato dello stralunato agente dell’FBI da lì in poi? La possessione l’avrà portato a commettere stupri e omicidi? Maddy Ferguson (Sheryl Lee) era veramente la cugina di Laura Palmer o un suo doppelgänger? Cosa succede nella Loggia Nera? Vedremo finalmente il volto di Diane?

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