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- Scritto da Valeria Morini
- Categoria: Serie tv
- Pubblicato: 31 Agosto 2022
Tolkeniani di tutto il mondo, unitevi: ora i fan del complesso e variegato universo creato dallo scrittore inglese non hanno a disposizione solo la maestosa esalogia di Peter Jackson (e il misconosciuto film animato del 1978), ma anche questa nuova serie targata Amazon Prime Video disponibile in Italia dal 2 settembre, di cui abbiamo visto i primi due episodi in anteprima. Gli anelli del Potere è tecnicamente un prequel de Il Signore degli anelli, tratto soprattutto dalle appendici alla trilogia di J.R.R. Tolkien con legami con il Silmarillion (di cui però Prime non ha i diritti) e ambientato nella Seconda Era, migliaia di anni prima delle avventure di Bilbo e Frodo e delle vicende dell'Unico Anello.
Con la fine de Il Trono di Spade, e nonostante il flop di Shannara, evidentemente le piattaforme vedono nel fantasy una chiave importante per innalzare l'asticella di contenuti dal respiro cinematografico su piccolo schermo e raccogliere nuovi utenti in un momento in cui lo streaming vive un momento importante ma anche connotato da una forte concorrenza. Non è perciò un caso che il lancio e la messa in onda di House of the Dragon, il prequel di Game of Thrones, e di Gli anelli del potere siano praticamente, e in modo piuttosto curioso, in concomitanza. Prime Video contro Hbo (da noi su Sky): è una "guerra" a colpi di effetti visivi, costumi sontuosi, mondi arcaici e battaglie spettacolari, ad affermare che persino un genere così bigger than life può essere di casa sullo streaming e non più solo nel buio di una sala.
In questa contrapposizione, le due visioni del fantasy non potrebbero essere più differenti. Anni luce dal cinismo e la crudeltà dell'universo di George R. R. Martin, Gli anelli del potere sembra mantenere intatta la visione di Tolkien: quella di una lotta assoluta e netta tra il Bene e il Male, un concetto dualistico semplice ma non semplicistico e profondamente simbolico. Se nel primo non mancano zone grigie, il secondo è pura oscurità, una forza malvagia che porterà solo distruzione: trattasi di Sauron, ovviamente (insieme alle sue legioni d'orchi). Contro di lui, elfi, uomini, nani e i pelopiedi, "antenati" degli Hobbit.
Rispetto alla saga di Peter Jackson, che nonostante il ritorno di New Line in produzione e della Weta per gli effetti speciali non è stato minimamente coinvolto nell'operazione, l'aggiornamento alle nuove regole di una Hollywood inclusiva e multiculturale è evidente: ci sono attori e attrici di colore in tutte le razze della Terra di Mezzo (vedi l'elfo silvano Arondir, personaggio creato ad hoc), i personaggi femminili sono numerosi e la nuova Galadriel - Morfydd Clark nel ruolo già di Cate Blanchett - non è (ancora) l'altera ed eterea regina degli elfi ma una guerriera indomita, ostinata e tostissima.
Come e più che nei film, la dimensione è assolutamente corale e i personaggi sono tantissimi, così come le dinamiche, tanto che i primi due episodi ne offrono solo un assaggio. Gli anelli del potere punta così ad essere un'epopea ambiziosissima sterminata, di cui sono in programma ben cinque stagioni dal budget stratosferico che la rendono la serie più costosa di sempre: solo la prima è costata quasi mezzo miliardo di dollari.
Soldi ben spesi? Certamente, dal punto di vista visivo la serie regala qualcosa di straordinario, con effetti speciali che regalano panorami suggestivi - su tutti il mondo elfico - e momenti spettacolari come il finale del primo episodio pilota, probabilmente il momento migliore visto finora. C'è poi tutta la questione del fandom, che dovrà affrontare una rielaborazione massiccia del mondo tolkeniano, per quanto la serie sia prodotta insieme alla Tolkien Estate (del resto, però, anche la trilogia de Lo Hobbit si prendeva delle libertà, trasformando un solo libro in quasi nove ore di film). Per questo, è probabile che la serie non convincerà del tutto molti puristi, ma al contempo potrebbe piacere a un target più ampio. Al netto dei pregi estetici, resta da capire se le tante linee narrative - alcune interessanti, altre ancora solo accennate - convergeranno in un racconto davvero capace di reggere tutte le otto puntate e le future stagioni.
N.B.: Dopo i due episodi lanciati il 2 settembre, Prime Video lancerà un nuovo episodio a settimana.
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