Le nostre interviste

Dante locandinaVogliamo parlarvi di un progetto decisamente curioso e interessante: si tratta di Dante, un film indipendente prodotto da un team tutto italiano di giovanissimi appassionati di cinema e liberamente ispirato alla Divina Commedia. Girato con pochi mezzi e un budget irrisorio, ma con un utilizzo preponderante della computer graphics, il progetto è nato nel 2009 ed è attualmente in post-produzione. Una vera rarità per la produzione nostrana: abbiamo incontrato la produttrice Anna Elettra Pizzi de Gaetano, che ci ha raccontato le idee e il percorso che ne hanno reso possibile la realizzazione.

 

Cosa ha spinto te e il regista del film Luca Lussoso a cimentarvi con un progetto tanto ambizioso, che mescola il confronto con un caposaldo intoccabile della letteratura italiana e la scelta, coraggiosa in Italia, di girare un film tutto in computer graphics? Vuoi raccontarci la genesi del progetto?

Dante è nato con l’intenzione di avvicinare le nuove generazioni ad uno dei testi più belli della letteratura italiana. Chiacchierando degli anni del liceo ci siamo ritrovati entrambi ad aver rivalorizzato moltissimi dei testi che ci erano stati insegnati. A distanza di tempo li avevamo riletti, genuinamente apprezzati e ne eravamo rimasti affascinati, chiedendoci come mai questo non fosse successo pochi anni addietro. Da lì è nata l’idea di un film che potesse, tramite un mezzo meraviglioso come il cinema, fare da ponte tra un testo meraviglioso e chi si approccia alla Divina Commedia per la prima volta. È stata scelta la CG come tecnica produttiva per avere la possibilità di sperimentare e creare moltissime situazioni che non avremmo potuto creare altrimenti. Ha sicuramente imposto lunghissimi tempi di produzione ma ha reso possibile inserire elementi, sequenze e dettagli altrimenti impensabili per una produzione indipendente.

golemQuesta sera gli STEARICA, importante band torinese affermatasi su scala internazionale grazie al suo rock sperimentale, musicheranno dal vivo il film muto Il Golem, come venne al mondo di Paul Wegener e Carl Boese nell'ambito del Ravenna Nightmare Film Festival 2013.

Il trio torinese ha già avuto modo nel 2011 di esibirsi anche per il MITO Settembre Musica/Torino-Milano International Music Festival registrando un tutto esaurito nella sala principale del Cinema Massimo di Torino.

Abbiamo avuto l'onore di contattare la band prima del grande evento di questa sera. Ecco la nostra intervista:

Parma International Music Film Festival - Logo 2Un'intervista a Eddy Lovaglio, ideatrice e organizzatrice del "Parma International Music Film Festival", manifestazione dedicata al rapporto tra cinema e musica, la cui prima edizione si svolgerà dal 23 al 28 settembre 2013.

 

Da cosa nasce l'idea del Festival?

 

L’idea è nata lo scorso anno, in previsione delle celebrazioni del bicentenario Verdiano. Ci siamo chiesti “se Verdi fosse stato un compositore della nostra epoca attuale… che tipo di compositore sarebbe stato?” , forse un compositore di musica da film. Perché in effetti i grandi compositori di oggi compongono colonne sonore, a cominciare dai Morricone o Nino Rota fino a volare oltreoceano con James Corner (vincitore di due premi Oscar con Titanic) o John Williams che ha lavorato con Spielberg ed è vincitore di cinque premi Oscar. Ma fino ad ora nessun festival ha mai attribuito, almeno in Europa, il primo premio alla colonna sonora. Così è nata l’idea e l’abbiamo legata a Giuseppe Verdi visto che siamo nell’anno delle sue celebrazioni e in territorio Verdiano. Il Grand Prix sarà infatti la “Violetta d’Oro” che oltre ad essere il simbolo di Parma (il fiore di Maria Luigia d’Austria) è anche l’eroina Verdiana per eccellenza.

Il-vento-fa-il-suo-giro-giorgio-dirittiÈ uno degli autori più acuti e innovativi del nostro cinema.

Giorgio Diritti, nel giro di promozione del suo ultimo film, ha fatto tappa Giovedì 4 Aprile al cinema Mignon di Mantova, dove ha conversato con il pubblico al termine di una proiezione speciale della sua ultima opera: “Un giorno devi andare” (i suoi due film precedenti sono “Il vento fa il suo giro”, 2005 che diventò un caso nazionale, restando in programmazione al cinema Mexico di Milano per oltre un anno e mezzo e il commovente “L’uomo che verrà”, 2009, David di Donatello per il miglior film nel 2010).

È in tale occasione che l’abbiamo intervistato.

 

Margherita-Buy scaledownonly 638x458In occasione della proiezione speciale de La scoperta dell’alba di Susanna Nicchiarelli, avvenuta Martedì 12 Marzo al cinema Mignon di Mantova, abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con la protagonista Margherita Buy, una delle attrice italiane più conosciute ed apprezzate per l’innegabile talento artistico.

Classe 1962, ha vinto 5 David di Donatello ed è l’interprete italiana che ha collezionato il maggior numero di Ciak d’Oro (10) e di Nastri d’argento (6 a pari merito con Virna Lisi).

Tra i suoi ruoli più importanti segnaliamo la collaborazione con l’ex marito Sergio Rubini in La stazione (dove conquistò sia un David di Donatello che un Nastro d’argento), Prestazione straordinaria, Tutto l’amore che c’è, L’amore ritorna. Poi ancora quella con Giuseppe Piccioni che la dirige in Chiedi la luna, Condannato a nozze, Cuori al verde e nel complesso e delicato personaggio della suora costretta a confrontarsi con la maternità nel sottovalutato Fuori dal mondo con la quale ottiene il secondo David di Donatello per la migliore attrice protagonista.

Degno di nota anche il sodalizio con Carlo Verdone in film campioni d’incasso come Maledetto il giorno che t’ho incontrato e Ma che colpa abbiamo noi.

Ma la consacrazione definitiva del suo talento avviene con Nanni Moretti che la vuole per Il Caimano e Habemus Papam, due tra le opere più significative del cinema contemporaneo.

Il suo ultimo ruolo da protagonista è ne La scoperta dell’alba, opera seconda di Susanna Nicchiarelli, tratta dall’omonimo romanzo di Walter Veltroni.

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