Far East Film Festival 2016

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Il nuovo capitolo dedicato al popolare idolo delle arti marziali Ip Man è ambientato nella Hong Kong degli anni ’50, tra diavoli stranieri assetati di potere e maestri di arti marziali che si contendono il titolo di Gran Maestro a colpi di Kung Fu. Non manca nemmeno Mike Tyson, nei panni di un corrotto malfattore americano implicato nell’edilizia e intenzionato a mettere le mani sulla scuola elementare del distretto. Grossissima produzione, caratterizzata, come è lecito aspettarsi, da combattimenti spettacolari che sono in realtà il vero filo conduttore di questa trama, sostanzialmente bipartita. Prima e dopo i tre minuti di combattimento tra il maestro Ip Man e Mike Tyson, scena speculare al combattimento scandito dal tempo tra il maestro Hung Quan (Sammo Hung) e Ip Man (Donnie Yen) presente in Ip Man 2.

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Presentato al 18esimo Far East Film Festival, Apocalypse Child è il terzo lungometraggio di Mario Cornejo, regista che affianca alla sua attività indipendente la figura di regista commerciale e televisivo che lavora all’interno di una delle più grosse case di produzione delle Filippine, la Filmex.

La storia di Apocalypse Child è ambientata nella comunità dei surfisti di Baler, nel nord dell’isola di Luzon, dove nel 1977 è stata girata la famosissima scena di surf di Apocalypse Now, di Francis Ford Coppola. Dopo le riprese del film, una tavola da surf venne abbandonata in mare dalla produzione, ritrovata da un pescatore, e venduta a cinque ragazzi del posto e che in seguito divennero i primi campioni di surf delle Filippine.

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Nel 2015 il concorso Fresh Wave di Hong Kong è giunto alla sua decima edizione, confermandosi come vetrina imprescindibile dei giovani talenti cinematografici. Il progetto, basato su di un programma annuale organizzato dall’Hong Kong Arts Development Council, è stato fondato nel 2005 e negli ultimi anni ha ricevuto un nuovo impulso dal regista Johnnie To, presente all’apertura del festival in veste di co-produttore del film Trivisa, firmato da Frank Hui, Jevons Au e Vicky Wong, registi lanciati appunto dal programma Fresh Wave.

Nella sezione del Far East Film Festival di quest’anno, dedicata alla presentazione di tre corti selezionati, sono stati proiettati i lavori di tre giovani promesse del cinema hongkonghese: Conditioned, di Chan Kam-Hei, And Afterwards, di Law Sin-Yan e Where’s the Head? Di Lui Mei-Fung.

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SAVING MR WU di Ding Sheng

Basato su fatti realmente accaduti nel 2004 in Cina, Saving Mr. Wu racconta la storia del rapimento (e connesso salvataggio) di una delle star cinematografiche più famose di inizio millennio.

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MOJIN: THE LOST LEGEND di Wuershan (Cina, 2015)

Presentato al 18esimo Far East Film Festival Mojin: The Lost Legend, diretto da Wuershan, è un film tratto dalla popolarissima serie di romanzi fantasy Ghosts Blows Out the Light, dello scrittore Tianxia Bachang. Opera molto ambiziosa che coniuga gli stilemi dei film d’avventura e fantasy, richiamando esplicitamente blockbuster come Indiana Jones, La Mummia e Tomb Raider. Produzione e incassi da record per questo film dal gusto tipicamente cinese basato sulla storia di tre profanatori di tombe che tratta di spiriti e fenomeni sovrannaturali e che per questo ha richiesto una complessa operazione di adattamento per ovviare ai problemi con la censura cinese che ad oggi si dimostra restia ad accettare tematiche simili. Opera titanica che spicca per l’utilizzo avanguardistico degli effetti e che dopo un inizio entusiasmante finisce con il perdere le fila del racconto stesso, confondendo più piani narrativi nell’intento di mostrare il più possibile senza però riuscire a raccontare molto.

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