Cinema orientale

Locandina-Ip-Man-2Anche volendo escludere l' importanza storica e sociale di una figura come il Maestro Ip, il successo commerciale del film a lui dedicato, Ip Man, è da ricercarsi soprattutto nella formula studiata in fase di produzione: un budget consistente, un ottimo cast tecnico e artistico ed un' attenzione particolare al lato puramente spettacolare del progetto, quello che riguarda le arti marziali. Con una base così, ma soprattutto con una storyline concentrata unicamente negli anni dell' invasione giapponese, non era difficile aspettarsi un seguito che arriva puntualmente con l'aggiunta di un "2" al titolo originale e si concentra nel primo periodo in cui il Maestro si trasferì ad Hong Kong con la famiglia, per sfamare la quale inizia ad insegnare il Wing Chun entrando però in contrasto con i maestri delle altre scuole di kung fu e con i colonizzatori inglesi. "Squadra che vince non si cambia" ed ecco quindi Wilson Yip ancora saldamente al timone della regia, Donnie Yen nei panni di Ip Man e Sammo Hung, che nel precedente capitolo si era occupato esclusivamente dell' aspetto coreografico, questa volta interpreta anche il Maestro Hong, amico/rivale di Ip.

 

 

locandina-achille-e-la-tartarugaAchilles and the Tortoise rappresenta il terzo e ultimo capitolo della trilogia che Kitano dedicata a se stesso al suo difficile rapporto con la settima arte. Per esaminare in maniera corretta questo film è però necessario fare un passo indietro e tenere ben presente quello precedente, Glory to the Filmmaker, con il quale Achilles and the Tortoise ha diversi punti in comune.

Pur non interpretando se stesso, è impossibile non vedere Kitano, un vero e proprio autodidatta del cinema, dietro al personaggio di Machisu, a sua volta autodidatta nella pittura che insegue il sogno di diventare pittore senza mai raggiungerlo. Achilles and the Tortoise è diviso in capitoli ordinati cronologicamente, ognuno dei quali dedicato ad un periodo della vita di Machisu attraverso i quali è possibile fare un parallelo con il percorso cinematografico del Maestro: Machisu/bambino disegna spinto dalla pura passione e trova ispirazione, nella scelta dei soggetti e dei colori, grazie all' inconsapevolezza tipica della sua età. Lo stesso Kitano arriva a trovarsi dietro la macchina da presa (nel 1989 per Violent Cop) per puro caso e compensa la sua totale inesperienza con la curiosità di chi si trova a provare un nuovo e affascinante giocattolo.

Difficile anche solo immaginare le responsabilità che gravano sopra i così detti "figli d'arte", soprattutto quando si trovano sottoposti ad un giudizio di pubblico e critica sempre in bilico tra una pregiudizievole diffidenza e ingannatrici aspettative. E tutto questo diventa ancora più problematico se sei il figlio di una leggenda vivente come Hayao Miyazaki. Così, nonostante fosse da tempo impegnato in settori diversi da quelli strettamente artistici dello Studio Ghibli, Goro Miyazaki si presenta da esordiente al Festival di Venezia del 2006 con il suo primo lungometraggio, I Racconti di Terramare, ricevendo un' accoglienza generalmente piuttosto fredda e, a distanza di anni, ancora difficilmente giustificabile. E' come se Goro si fosse trovato a pagare per intero il prezzo di non aver saputo dimostrare, alla sua prima prova da regista, non soltanto di poter raccogliere l' eredità del genitore (tra l' altro ancora in vita ed in attività) ma di non essergli assolutamente all' altezza. Eppure, per quanto sia distante dai film di Hayao, I Racconti di Terramare si inserisce facilmente nella filmografia Ghibli, diventata ricca e varia anche grazie ai tanti contributi artistici dati dagli autori che militano da anni nel famoso Studio giapponese. Non si capisce perchè, quindi, anche Goro non possa essere tranquillamente annoverato tra questi solo per il cognome che porta.

8032807012063Momoko vive con il padre e con la nonna in un piccolo paese che le va proprio stretto. Quando può si reca a Tokyo per comprare i vestiti nel suo negozio preferito ma, siccome i soldi non bastano mai, inizia a vendere su internet oggetti di abbigliamento contraffatti di proprietà del padre, ex yakuza fallito. E così che conosce Ichigo, coetanea e membro di una banda di bikers tutta al femminile.

 

 

 

bulletsoversummerIn una Hong Kong di fine millennio, i poliziotti Brian e Mark si trovano ad affrontare una banda di sanguinari rapinatori. Dopo aver ricevuto una soffiata da un informatore, decidono di organizzare un appostamento e si stabiliscono a casa di un' anziana signora che sulle prime sarà contraria ad accogliere questi ospiti “forzati” ma poi finirà per confonderli con i nipoti che non vede da anni.

 

 

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