Cinema orientale

La passione per il volo.

Il rapporto, spesso conflittuale, fra uomo e natura.

L'infanzia.

Sono solo alcuni degli elementi ricorrenti nel cinema di Hayao Miyazaki che sono diventati anche segni distintivi delle sue opere, tanto di quelle più complesse e adulte (Princess Mononoke o Il Castello Errante di Howl), che di quelle più "semplici", contribuendo a creare oggetti cinematografici di rara bellezza e profondità. 

Il liceo Suzuran non è una scuola come tutte le altre anzi, è l' esatto opposto dell' immagine idealizzata che si può avere di un istituto scolastico giapponese. Il corpo docente ha capitolato lasciando il posto alla legge del più forte: infatti gli "studenti", teppisti e piccoli criminali, passano le giornate a suonarsele di santa ragione per conquistare la vetta dell' istituto, obiettivo effimero al momento raggiunto da Tamao Serizawa. Ma la sua leadership è messa a rischio dall' arrivo di Genji, giovane figlio di un boss della Yakuza deciso a conquistare la scuola per dimostrare al padre di avere la stoffa di succedergli alla guida del clan.

 

 

Locandina-Memories-of-MatsukoKamikaze Girls può essere considerato a tutti gli effetti uno spartiacque nella carriera registica di Tetsuya Nakashima, quasi un trampolino di lancio verso la consacrazione, anche a livello internazionale, arrivata con il suo film seguente Memories of Matsuko. Le due pellicole, molto diverse tra loro, sono comunque accomunate dal medesimo approccio visivo ma, dove in Kamikaze Girls questo aveva la principale funzione di sottolinearne la natura Pop e fumettistica, in Memories of Matsuko viene utilizzato come efficace contrasto con le drammatiche vicende della protagonista, Matsuko, trovata morta in un parco. Spetterà al nipote Sho, incaricato dal padre di ripulire l' appartamento dove viveva la zia, ricostruire, attraverso ricordi e testimonianze di chi l' ha conosciuta, la vita della donna, nella quale scoprirà di riconoscersi almeno in parte.

 

 

Locandina-Sukiyaki-Western-DjangoIl cinema giapponese incontra il western. E' già successo in tempi non certo recenti che il jidai-geki si sia prestato ad interpretazioni in chiave western, basti pensare al capolavoro di Kurosawa, I Sette Samurai e I Magnifici Sette di John Sturges. Ma viceversa? Per un genere considerato di nicchia non dovrebbe sorprendere che praterie, pistoleri e cowboys non abbiano trovato certo spazio nel paese del Sol Levante. Almeno fino a Takashi Miike. Quello che è considerato, a ragione, uno dei più prolifici ed importanti autori del cinema giapponese di oggi, arriva al film di genere (ufficialmente il primo nella sua sterminata filmografia) a suo modo, puntando già dal titolo ad una completa ibridazione: paesaggi polverosi nei quali si stagliano architetture tipicamente nipponiche. Costumi che miscelano componenti orientali ed occidentali. Uomini armati di pistole e katane. Basta il titolo però per capire quanto Sukiyaki Western Django voglia essere una reinterpretazione/omaggio allo Spaghetti Western italiano in generale, e al leggendario pistolero di Sergio Corbucci nello specifico. Ma anche qualcosa in più.

 

 

Locandina-ConnectedE' attribuibile all' uscita di Infernal Affairs, del duo Lau / Mak nel 2002, la nuova alba del poliziesco made in Hong Kong. Il film e i suoi due seguiti trovarono nel pubblico, non solo asiatico, un riscontro positivo cosa che convinse più di un produttore ad investire nel genere. Ad oggi il rappresentante più in vista è certamente Dante Lam con i suoi poliziotti tormentati e la deriva puramente action dei suoi film.

Nel mezzo sarebbe davvero un peccato non citare Benny Chan con il suo New Police Story del 2004 ma sopratutto Connected nel 2008. Lontano dai personaggi "duplici" di Infernal Affairs e dagli intrecci impossibili di un qualsiasi film di Lam, Connected è una pellicola molto più semplice, partendo proprio da personaggi ben inquadrati nei loro ruoli: il protagonista (Louis Koo, Bullets Over Summer), ad esempio, classico uomo qualunque (difatti non sapremo mai il suo vero nome) esattore di crediti e padre fallito che si ritrova suo malgrado a fare l' eroe per salvare la bella Grace (Barbie Hsu) rapita senza apparente motivo.

 

 

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