SPUTNIK, la recensione dal Trieste Science+Fiction Festival
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- Scritto da Valeria Morini
- Pubblicato: 05 Novembre 2020
- Creato: 05 Novembre 2020
È il film vincitore del Trieste Science+Fiction Festival nella sezione Neon: il russo Sputnik di Egor Abramenko è pura fantascienza horror a basso costo ma, anziché nel futuro, ci porta nel passato. Siamo nel 1983, in piena era sovietica, e lo spazio è solo lo scenario del prologo, che vede due cosmonauti precipitare sulla Terra per un misterioso incidente. Ritroviamo l'unico sopravvissuto in un'isolatissima base militare, dove un'abile neuropsichiatra (Oksana Akinshina) viene ingaggiata dai militari per un incarico segreto: l'eroe russo ha "portato" con sé anche una creatura aliena.
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Trieste Science+Fiction Festival: 2067, la recensione
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- Scritto da Valeria Morini
- Pubblicato: 05 Novembre 2020
- Creato: 03 Novembre 2020
Nel futuro immaginato da Seth Larney in 2067, presentato al Trieste Science+Fiction Festival, la vita sulla Terra è letteralmente alle sue battute finali: la vita vegetale è scomparsa, l'ossigeno è agli sgoccioli ed è un bene conteso tra i pochi esseri umani rimasti che si sono asserragliati nell'ultima area del mondo ancora abitata e dotata di elettricità. L'unica speranza per l'umanità sembra essere riposta nel giovane Ethan Whyte (Kodi Smit-McPhee), chiamato da una corporation a viaggiare nel tempo attraverso un tunnel quantistico, alla ricerca di una cura per la malattia che rischia di sterminare gli ultimi sopravvissuti.
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Trieste Science+Fiction Festival: LAPSIS, la recensione
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- Scritto da Valeria Morini
- Pubblicato: 05 Novembre 2020
- Creato: 04 Novembre 2020
Nel futuro prossimo (o meglio, nel presente alternativo) di Lapsis, il film di Noah Hutton presentato al Trieste Science+Fiction Festival, la tecnologia dominante è il quantum. Un sistema più avanzato dell'Internet che conosciamo ma che ha bisogno di particolari "operai" per funzionare: sono i cablatori, persone chiamate a posizionare i cavi da collegare a giganteschi cubi nelle aree naturali statunitensi, per fare in modo che ogni zona del Paese sia coperta. Uno di loro è Ray (Dean Imperial), il protagonista di questa curiosa pellicola a metà tra la distopia e la commedia di critica sociale.
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Trieste Science+Fiction Festival: THE BLACKOUT, la recensione
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- Scritto da Alessandro Pertile
- Pubblicato: 04 Novembre 2020
- Creato: 04 Novembre 2020
Arriva al Trieste Science + Fiction Festival il film che in Russia ha avuto un grandissimo successo ed è già stato venduto in 90 paesi: The Blackout di Egor Baranov. Come spesso accade, la rivalità fra Paesi diversi investe i mezzi più disparati, il cinema non ne è estraneo e infatti questa pellicola vuole sfidare i tanti blockbuster di Hollywood in cui uno sparuto gruppo di uomini prova a fronteggiare l’estinzione della razza umana.
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Trieste Science+Fiction Festival: JUMBO, la recensione
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- Scritto da Valeria Morini
- Pubblicato: 04 Novembre 2020
- Creato: 03 Novembre 2020
Jeanne (Noémie Merlant, vista in Ritratto della giovane in fiamme) è una giovane timida e introversa, tanto schiacciata dal confronto con una madre disinibita quanto incapace di rapportarsi alle altre persone. Una sera, dopo aver iniziato un lavoro come custode notturna in un luna park, comincia a provare attrazione fisica e addirittura sentimenti d'amore per una delle giostre. È la bizzarra trama di Jumbo, presentato al Trieste Science+Fiction Festival e "ispirato a una storia vera".
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