IL CALENDARIO DI OTTOBRE 2012
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- Scritto da Redazione
Un ottobre ricco di proposte cinematografiche interessanti sancisce definitivamente la fine della piatta stagione estiva.
Vedremo infatti il ritorno alla regia di alcuni autori che mancano da tempo, come il grande Bernardo Bertolucci con Io e te, tratto da un romanzo di Ammaniti, il film più atteso dalla nostra redazione, William Friedkin (L’esorcista) con Killer Joe, presentato a Venezia 2011 e Oliver Stone con Le belve.
Tra i titoli in arrivo spiccano senz’altro anche il vincitore della Palma d’Oro, Amour di Michael Haneke e Un sapore di ruggine ed ossa, dal regista de Il Profeta Jacques Audiard, mentre prevediamo grandi divisioni di pareri per il coraggioso tentativo di adattare l’immortale On the Road di Jack Kerouac allo schermo per la regia di Walter Salles.
Proposte più leggere sono l’esordio alla regia del caustico autore de I Griffin, Seth McFarlane, con l’irriverente Ted e il remake di Atto di Forza con Colin Farrell al posto di Schwarzenegger.
Il mese dei grandi ritorni si concluderà con un’uscita attesissima dai fan della saga: Skyfall, nuovo capitolo delle avventure di James Bond diretto da Sam Mendes con Daniel Craig ancora una volta nei panni del celeberrimo agente segreto.
Tra gli eventi speciali segnaliamo la riproposizione del classico Pixar Alla ricerca di Nemo in 3D e solo per mercoledì 17 ottobre il live dei Led Zeppelin Celebration Day, dalla reunion londinese del 2007.
Ricordiamo infine che da questo mese le uscite in sala saranno anticipate al giovedì, allungando così il weekend degli spettatori.
Venezia 69: trionfa Kim Ki-duk con Pieta
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- Scritto da Redazione
La Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia ha incoronato, come prevedevano in molti (e come sperato dalla redazione di I-FILMSonline!) Pieta di Kim Ki-duk Leone d'Oro della 69^ edizione. Commovente la consegna al regista coreano, che ha incantato letteralmente il pubblico intonando la canzone Arirang.
Non tornano a casa a mani vuote gli italiani: soddisfazione per È stato il figlio di Daniele Ciprì, che si è guadagnato il premio per il miglior contributo tecnico e quello al miglior attore esordiente, il giovane Fabrizio Falco.
Qui di seguito l'elenco di tutti i premi.
THE COMPANY YOU KEEP di Robert Redford (2012)
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- Scritto da Camilla Maccaferri
Quando Frantic incontra Come eravamo. Così si può riassumere in breve la trama dell’ultima fatica di Robert Redford, The company you keep, fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. L’ultrasettantenne Redford veste, poco verosimilmente, i panni di un avvocato, vedovo e padre di una bambina di appena undici anni, che attira l’attenzione di un giovane reporter in seguito all’arresto di una terrorista ricercata da trent’anni dall’FBI. Il reporter scopre che sotto la facciata impeccabile dell’avvocato si nasconde un vecchio amico della terrorista, accusato insieme a lei e ad altre due persone di una rapina con omicidio, costringendolo alla fuga alla ricerca di una prova di innocenza.
A un intrigo in realtà molto più lineare e scontato di quanto vorrebbe essere, si aggiunge l’elemento sociopolitico che il regista, da buon liberal, non si fa mai mancare: il gruppo terroristico sotto accusa è quello realmente esistito dei Weather Underground che durante la guerra del Vietnam organizzò attentati contro il governo americano per protestare contro la mattanza in terra orientale.
DEN SKALDEDE FRISOR (LOVE IS ALL YOU NEED) di Susanne Bier (2012)
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- Scritto da Davide Dubinelli
Una gradevole commedia romantica per palati poco esigenti, ambientata nel cuore della costiera amalfitana. L’ultimo film di Susanne Bier, presentato fuori concorso alla 69° Mostra del cinema di Venezia, potrebbe essere semplicemente sintetizzata con queste parole. Sì, perché davvero si fa fatica a trovare spunti narrativi interessanti su cui porre attenzione. Il fascinoso Pierce Brosnan, uomo in carriera dedito alla gestione di una grande azienda e inacidito da una vita solitaria, trova l’amore durante la festa per le nozze del figlio, organizzate a Sorrento. Riscoprendo sentimenti sopiti da anni, non avrà vita facile nel condurre verso un lieto fine la love story in cui è coinvolto, poiché la donna di cui si innamora, interpretata dall’ottima Trine Dyrholm già vista in Festen del 1998, è la madre della futura nuora, a sua volta tradita dal proprio marito.
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PIETA di Kim Ki-duk (2012)
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- Scritto da Andrea Chimento
Non pensi mai, scultore né artefice raro, potere aggiungere di disegno né di grazia, né con fatica poter mai di finezza, pulitezza e di straforare il marmo tanto con arte, quanto Michelagnolo vi fece, perché si scorge in quella tutto il valore et il potere dell'arte
Giorgio Vasari, parlando de La Pietà di Michelangelo
Kim Ki-duk è tornato. È tornato davvero. Al suo livello. In pochi l’avrebbero pronosticato dopo l’evento che lo allontanò dal mondo del cinema nel 2008.
La storia è cosa nota: durante le riprese di Dream, la quindicesima poesia di Kim, un incidente sul set mise a rischio la vita di un’attrice del cast. Da quel momento, il regista sparì in una sorta di ritiro spirituale, una parentesi catartica raccontata nel documentario autobiografico Arirang, che poco più di un anno fa segnò il ritorno dell’autore coreano sulle scene mondiali. A Cannes, dove vinse il premio della sua categoria.
Ma da quel luogo, innevato e surreale, dove l’abbiamo visto, nel documentario sopracitato, piangere, mangiare, soffrire, Kim sembra essere sceso realmente soltanto oggi.
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