Si alza il sipario su WA! Japan Film Festival, unico evento in Italia dedicato al cinema giapponese!
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- Scritto da Redazione
WA! Japan Film Festival è l’unico evento in Italia interamente dedicato al cinema giapponese. Giunto alla 4a edizione, l'ex Rassegna di Cinema Giapponese Firenze, presenta un format completamente rinnovato. L'appuntamento è a Firenze (8-11 maggio, Cinema Odeon) e per la prima volta anche a Milano (13-15 maggio, Auditorium San Fedele, Cinema Apollo).
Nel concorso saranno presentati 15 lungometraggi tra commedie, film drammatici, opere di animazione di grande successo in Giappone, con un’attenzione alla scena indipendente e ai giovani esordienti. In programma anche i cortometraggi selezionati dal Sapporo Short Fest e dal Japan Media Arts Festival, evento giapponese di arti multimediali che spazia dall’animazione al fumetto, dall’arte contemporanea al videogioco.
Il festival offre inoltre momenti di incontro e degustazione della tradizione culinaria giapponese grazie alla creatività degli chef nipponici. Ogni anno il festival è “gemellato” con una città giapponese, al di fuori delle grandi metropoli, per evidenziare le diversità gastronomiche e culturali delle molte tradizioni del Sol Levante. La 4a edizione vede protagonista la cittadina di Takaoka, celebre per la bravura dei suoi artigiani e la produzione di oggetti in metallo e la città di Kagoshima, conosciuta come la Napoli del Giappone per il suo clima mite e il vulcano Sakurajima.
PRINCIPESSA MONONOKE di Hayao Miyazaki (1997)
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- Scritto da Matteo Soi
Il rapporto fra uomo e natura ha da sempre rappresentato uno dei temi cardine dello Studio Ghibli che ne ha raccontato ed illustrato come i primi siano la principale causa destabilizzante di un equilibrio già di per se precario. Come efficacemente raccontato in Pom Poko di Isao Takahata, l'iniziale timore reverenziale dell' uomo verso la natura, alimentato da credenze e superstizioni, ha ceduto il passo al desiderio di espandersi e di conquista, trasformando la necessità in avidità.
FINO A PROVA CONTRARIA - DEVIL'S KNOT di Atom Egoyan (2013)
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- Scritto da Giuseppe Paternò di Raddusa
Dopo il pasticciato Chloe, remake finto-torbido di un sottostimato film francese di due lustri fa, Atom Egoyan torna dietro la macchina da presa raccontando le reazioni di una piccola cittadina dell’Arkansas al ritrovamento di tre bambini uccisi da una furia criminale. La vicenda, ispirata a una storia vera, non ha ancora trovato epilogo definitivo, dopo anni e anni di processo, condanne bizzarre e sospetti di satanismo.
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IL SUPERPAGELLONE DI APRILE 2014
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- Scritto da Redazione
Dalla redazione di I-FILMSonline, ecco i voti ai film usciti in aprile: il titolo che ha ricevuto la media giudizi più alta è Father and Son di Hirokazu Kore-Eda. Apprezzato (man non da tutti) anche Grand Budapest Hotel, ultima fatica di Wes Anderson. Il discusso dittico di Lars Von Trier Nymph()maniac, invece, ha convinto solo una minoranza di noi, a dimostrare ancora una volta come il regista danese sia forse l'autore odierno più controverso e capace di dividere la critica. Chi si porta a casa una bella batosta è Darren Aronofsky: il suo Noah è a tutti gli effetti lo scult del mese. Di seguito, tutti i voti di aprile!
Esseri animati
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- Scritto da Simone Soranna
Oggi più che mai, con il grande impiego del digitale, l’invasione della prospettiva videoludica al cinema, l’impiego della terza dimensione, il fotorealismo e chi più ne ha più ne metta, ha senso interrogarsi sul cinema d’animazione .
Innanzitutto, cosa intendiamo con questa nozione?
Cominciamo dal principio. Per animazione si intende un qualsiasi movimento di un qualsiasi oggetto visto sullo schermo che, concretamente, non sarebbe stato possibile realizzare. Il primo King Kong del 1933 così come l’ultimo di Peter Jackson del 2005, sono entrambi frutto di tecniche d’animazione. Per il primo caso parliamo di stop motion, per il secondo di motion capture, ma sempre di animazione si tratta. Eppure nessuno definisce quei film come film d’animazione. Non sono “cartoni animati”. Sono film girati in live action con l’aggiunta di alcuni effetti speciali. Perfetto. Ma possiamo dire lo stesso di Avatar, oppure della trilogia de ll Signore Degli Anelli, o dei recentissimi Gravity e Vita Di Pi? Sono esempi questi di pellicole in cui l’impiego delle tecniche d’animazione, supera in percentuali l’impiego del live action. Diciamo che potrebbero essere definiti come dei “cartoni animati” con l’impiego di alcuni “effetti live action”.
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