Les Rencontres d’après minuit di Yann Gonzalez vince il Milano Film Festival
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- Scritto da Andrea Pesoli
- Pubblicato: 16 Settembre 2013
- Creato: 16 Settembre 2013
A sorpresa il trionfatore del 18° Milano Film Festival è Yann Gonzalez con il suo Les Rencontres d’après minuit, che si è aggiudicato il premio come miglior lungometraggio. La Menzione Speciale è andata al film francese Mirage à lʼItalienne della regista italiana Alessandra Celesia (che si è anche aggiudicato il Premio Aprile, assegnato dal comitato di selezione).
Per quanto riguarda il concorso cortometraggi, il migliore scelto dalla giuria è stato Pequeño bloque de cemento con pelo alborotado conteniendo el mar dello spagnolo Jorge Lopez Navarrete; mentre si è aggiudicato la Menzione Speciale lo strambo Chigger Ale di Fanta Ananas.
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La Dolce Morte
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- Scritto da Andrea Bruni
- Pubblicato: 12 Settembre 2013
- Creato: 12 Settembre 2013
Il più grande film che non sia mai riuscito a veder la luce, il felliniano G. Mastorna, ha avuto una genesi costellata di sogni rivelatori, di oscuri segnali di morte. E questo fin da quando il Riminese, grande esperto di viaggi nell’Aldilà, ancora doveva dar forma a questa macabra fantasia dal sentore testamentario. Nella primavera del 1965 Dino Buzzati riceve una telefonata di Fellini, di passaggio a Milano, desideroso di incontrarlo. I due non si conoscevano ma il Grande Mistificatore non celava una passione per lo scrittore risalente al 1938 quando scoprì Lo strano viaggio di Domenico Molo, un romanzo breve in cui un ragazzino muore e finisce nel Regno dell’Attesa, col suo triste rosario di processi e condanne. Ed è fuori di dubbio che l’ispirazione per ciò che è (o avrebbe potuto essere? O sarà?) il Mastorna nasce da qui. I due decidono di incontrarsi in un ristorante famoso per il pesce. La serata sarà dominata dalla presenza di Domenico Molo e dalla quasi tangibile voglia di un Fellini gesticolante ed entusiasta di trarne un film… Ma ecco il primo segnale iettatorio: nella nottata sia la giovanissima Almerina, moglie di Buzzati, che il regista vengon ricoverati per una intossicazione alimentare… Nonostante questo inizio di percorso accidentato (e Fellini, come è noto, era superstiziosissimo) nasce una stagione di simbiosi, come ci ricorda Tullio Kezich: “L’affettuosa simbiosi artistica fra Buzzati e Fellini si prolunga per un anno e più, con telefonate pressochè quotidiane: l’abitudine del regista di chiamare la mattina molto presto sconvolge la vita della coppia milanese, abituata a far tardi la sera. Dai discorsi sul film ne nascono altri, spesso legati al mondo della magia e della metapsichica”. Buzzati è infatti impegnato in una indagine per Il Corriere intitolata In cerca dell’Italia misteriosa, per la quale trova la totale complicità di Fellini che ama circondarsi, al pari di un principe rinascimentale, di maghi, veggenti, medium. E qui entra in campo il secondo segnale, questa volta veramente iettatorio, anche se svelato dal timido sorriso fanciullesco di Pasqualina Pezzolla, una vecchina di Porto Civitanova Marche, che aveva fama di grande veggente: Buzzati, in quel salottino irto di immagini sacre, accettò di fare da cavia, ma quel donnino si ritrasse e, con grande imbarazzo, prese in disparte Federico pregandolo: “stia vicino al suo amico che certo non stava bene”. Buzzati, infatti, era già in cura per la terribile malattia che lo avrebbe sconfitto nel gennaio del 1972.
In attesa del verdetto della giuria, i nostri migliori e peggiori della Mostra di Venezia 2013
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- Scritto da Redazione
- Pubblicato: 07 Settembre 2013
- Creato: 07 Settembre 2013
Anche l'edizione numero 70 della Mostra del Cinema sta volgendo al termine. Sono stati giorni intensi, popolati di visioni più o meno edificanti per la redazione de I-FILMSonline in trasferta al Lido: dall'apertura con lo spettacolare Gravity fino al delizioso omaggio di Scola a Fellini, Che strano chiamarsi Federico.
In attesa di scoprire questa sera il verdetto della giuria ufficiale, la redazione de I-FILMSonline ha assegnato il proprio Leone d'Oro. L'anno scorso eravamo tutti unanimi sulla preferenza a Pietà di Kim Ki-duk, mentre questa volta ci sono pareri differenti e una piccola aggiunta: oltre al migliore abbiamo deciso di aggiungere anche il nostro peggiore del concorso veneziano 2013.
Si alza il sipario sul Milano Film Festival, appuntamento dedicato al cinema indipendente e ai talenti emergenti
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- Scritto da Redazione
- Pubblicato: 05 Settembre 2013
- Creato: 05 Settembre 2013
Articolo già pubblicato su IlSole24Ore
Da Venezia a Milano: mentre l’attenzione di mass media e appassionati è tutta concentrata sulle ultime giornate del concorso lagunare, nel capoluogo lombardo si alza il sipario sul Milano Film Festival 2013, in programma dal 5 al 15 settembre.
Nata nel 1996, la kermesse meneghina, organizzata dal gruppo Esterni, prosegue la linea adottata nelle precedenti edizioni, dedicandosi in particolare al cinema indipendente e ai talenti emergenti.
In cartellone circa 200 titoli, divisi in varie sezioni, che molto difficilmente verranno distribuiti nelle nostre sale.
Come da tradizione, la rassegna avrà due sezioni competitive: quella dei lungometraggi, costituita da undici opere, e quella dei corti, riservata a registi under 40 provenienti da ogni parte del mondo.
In concorso, da segnalare «Habi, la extranjera», opera prima dell’argentina Maria Florencia Alvarez già presentata all’ultima Berlinale, «Ilo Ilo» di Anthony Chen, vincitore del premio opera prima al Festival di Cannes 2013, «Towheads» della video artista newyorkese Shannon Plumb e il documentario «Mirage à l’italienne» di Alessandra Celesia.
VENEZIA 70 - Giorno 6
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- Scritto da Camilla Maccaferri
- Pubblicato: 02 Settembre 2013
- Creato: 02 Settembre 2013
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