Le vele scarlatte di Pietro Marcello, la recensione
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- Scritto da Simone Soranna
Dopo due documentari quali Per Lucio e Futura, Pietro Marcello torna a fare i conti con un film di finzione, ovviamente insistendo e lavorando su ciò che lui stesso intende come messa in scena cinematografica. Le vele scarlatte è dalle parti di Bella e perduta e Martin Eden, ce ne accorgiamo subito dai primi minuti. Quello che il regista casertano propone è un viaggio indietro nel tempo, in un abbraccio in grado di raccogliere al suo interno il realismo magico tanto caro al cinema francese degli anni Trenta (non un caso che il film sia parlato proprio con l’idioma francofono, per la prima volta nella sua carriera) e le immagini di repertorio con cui da sempre l’autore lavora. Le vele scarlatte è sì l’adattamento di un omonimo romanzo russo scritto dopo la rivoluzione del secolo scorso, ma è soprattutto l’ennesimo tassello di una filmografia basata (per non dire ossessionata) sulla forma più materica e palpabile del cinema.
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Babylon di Damien Chazelle, la recensione del film con Margot Robbie e Brad Pitt
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- Scritto da Riccardo Tanco
Hollywood, anni '20: nello sfrenato mondo della settima arte si intrecciano le vite di un'attrice in cerca di fama (Margot Robbie), di una star del grande schermo (Brad Pitt), di un giovane appassionato di cinema (Diego Calva), di un musicista jazz (Jovan Adepo) e di una artista orientale (Li Jun Li). A distanza di 5 anni da First Man – Il primo uomo, Damien Chazelle torna dietro la macchina da presa con Babylon, film da lui diretto e scritto e quinto della sua carriera, che comprende soprattutto Whiplashe l'iconico La La Land.
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Ecco tutti i vincitori dei Golden Globe 2023
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- Scritto da Redazione
Saranno anche controversi per la scarsa trasparenza della giuria e gli scandali degli ultimi anni, ma i Golden Globe restano comunque "l'anticamera degli Oscar". In attesa delle nomination a questi ultimi, ecco la lista dei premiati nell'edizione 2023, consegnati nella notte tra il 10 e l'11 gennaio ora italiana.
Un vizio di famiglia di Sébastien Marnier, la recensione
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- Scritto da Valeria Morini
Che periodo straordinario per il cinema francese, che si sta confermando tra i bacini più interessanti per il cinema di qualità in questi mesi, dall'acclamato Saint Omer al potentissimo Athena, passando per un piccolo gioiello come Un altro mondo. Quest'ottimo stato di salute, in un momento in cui si arranca tra un cinema americano con pochissime idee (googlate i film Usa in uscita nel 2023: sono quasi tutti sequel, remake o capitoli di saghe) e quello italiano sembra perdersi tra molteplici identità, senza trovarne alcuna, è confermato da Un vizio di famiglia. Visto all'ultima Mostra di Venezia, il film di Sébastien Marnier, è un dramma con venature thriller, un ritratto di famiglia altoborghese cinico e spietato quanto i suoi personaggi, ribadisce inoltre come Laure Calamy sia una delle attrici più brave d'Oltralpe e non solo.
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Rumore bianco di Noah Baumbach, la recensione
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- Scritto da Valeria Morini
Con Rumore bianco si ripete la stessa modalità del precedente film di Noah Baumbach, Storia di un matrimonio: passaggio alla Mostra di Venezia 2022, in questo caso come film d'apertura, e poi sbarco su Netflix. Per il suo lavoro più ambizioso, adattamento del celebre romanzo di Don DeLillo, il regista newyorchese ha richiamato l'ormai sodale Adam Driver, affiancato dalla musa e compagna di Baumbach Greta Gerwig e da un bel cast di contorno in cui spiccano Don Cheadle, Jodie Turner-Smith e il Lars Eidinger visto anche in Irma Vep.
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