The Quiet Girl di Colm Bairéad, la recensione
- Dettagli
- Scritto da Mirta Tealdi
L'accostamento di The Quiet Girl, di Colm Bairéad, con la "nostra" Arminuta di Giuseppe Bonito (dal romanzo di Donatella di Pietrantonio) è un assist talmente ovvio e immediato che a parte una breve riflessione (lieve come un battito di ali), non intendiamo dilungarci troppo su analogie o divergenze. Tra i vari elementi, ce n’è uno interessante e iconico degno di nota, in entrambi i film: “l’abito buono”, indossato a inizio e fine pellicola, un simulacro che si trasforma in marca, un alter ego, che per la proprietà transitiva, diventa specchio della condizione e dell’animo delle due protagoniste. Entrambe, in un percorso parallelo e contrario, si trovano a fare i conti con il mondo ingiusto, e imperfetto dei grandi e si muovono, con intermittente equilibrio, tra solitudine e trascuratezza , accudimento ed emancipazione in un mondo di adulti inadeguati, o non titolati, se non per breve tempo, ad accudirle. Ma ”l’abito buono” diventa anche metafora di un luogo che viene abbandonato, quello dell’infanzia, attraverso un’evoluzione complessa e dolorosa che inscrive la storia delle due bambine nel dramma di formazione.
2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, un film che è un oltre film
- Dettagli
- Scritto da Giulia Pugliese
“Siete liberi di speculare sul significato filosofico e allegorico di 2001: Odissea nello spazio. Io ho cercato di rappresentare un’esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo, direttamente nell’inconscio.”
Così parlava (non Zarathustra) Stanley Kubrick del suo film. Perché parliamo, ci interroghiamo, guardiamo e ci stupiamo ancora così tanto di 2001: Odissea nello spazio, è un film del 1968? Un film che sembra non invecchiare mai e dove troviamo sempre nuovi spunti di riflessione.
Leggi tutto: 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, un film che è un oltre film
Tár di Todd Field, la recensione del film con Cate Blanchett
- Dettagli
- Scritto da Giulia Pugliese
“Non conosco nessuno che valga più di me” Gustav Malher
Il film racconta la parabola discendente del direttore di orchestra e compositrice Lydia Tár (Cate Blanchett), donna di successo, piena di sé e capace di reale crudeltà (vedi la scena con la compagna di classe della figlia). Sotto la sua immagine fredda, perfetta e dalla disciplina ferrea si nasconde un personaggio sfaccettato ma imprigionato nella sua convinzione di essere la migliore, incapace di provare sentimenti reali (tranne per la figlia Petra, unico aspetto che la rende umana) e di lasciarsi andare.
Leggi tutto: Tár di Todd Field, la recensione del film con Cate Blanchett
Titanic di nuovo al cinema dopo 25 anni: l’emozione torna in sala
- Dettagli
- Scritto da Michela Cantarella
Titanic torna al cinema. E noi torniamo in sala. 25 anni dopo la prima uscita, il film diretto da James Cameron conserva tutto il suo fascino originario anche nella versione rimasterizzata in 4K 3D.
Leggi tutto: Titanic di nuovo al cinema dopo 25 anni: l’emozione torna in sala
Gli spiriti dell'isola di Martin McDonagh, la recensione del film con Colin Farrell e Brendan Gleeson
- Dettagli
- Scritto da Valeria Morini
A cinque anni da Tre manifesti a Ebbing, Missouri, il regista Martin McDonagh torna con Gli spiriti dell'isola, piccolo film già presentato alla Mostra di Venezia che si sta rivelando un asso pigliatutto in termini di nomination e premi. Dall'America rurale del precedente lavoro si passa all'Irlanda, terra di origine del regista britannico che ha scelto di girare nei luoghi di famiglia, dove trascorreva le vacanze. Per il ruolo dei due protagonisti, ha invece pensato di riunire dopo 14 anni Colin Farrell e Brendan Gleeson, che già aveva diretto insieme nel suo secondo film In Bruges.
Recensioni
Rubriche
Festival
Login

© Copyright 2015 - Tutti i diritti riservati
