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- Scritto da Stefano Lorusso
- Pubblicato: 14 Aprile 2014
- Creato: 14 Aprile 2014
Si è conclusa Sabato 12 Aprile la quinta edizione del Bari International Film Festival, con l’assegnazione degli ormai tradizionali premi che il capoluogo pugliese attribuisce ai film del concorso. Una edizione caratterizzata, rispetto a quelle degli anni scorsi, da una più folta presenza di pubblico giovane e giovanissimo, che ha seguito con interesse le proiezioni e i tanti momenti di incontro con i registi che hanno animato la settimana barese. Particolarmente atteso il verdetto della giuria popolare circa i film inediti in gara nella sezione Panorama Internazionale. A risultare, meritatamente, vincitore è stato il georgiano Zaza Urushadze con il film Tangerines - Mandarini. Secondo le motivazioni espresse dalla giuria “Il film ha il grandissimo pregio di saper raccontare in maniera semplice ma raffinata l’insensatezza della guerra, specie quando essa contrappone persone che hanno la stessa faccia, parlano la stessa lingua e faticano persino a riconoscersi come nemici. Qui, due miliziani, un abkhazo ed un georgiano, gravemente feriti, vengono ospitati sotto lo stesso tetto da un anziano e paziente contadino estone; nella convivenza forzata, nella condivisione dei piccoli momenti della giornata, l’odio feroce che li divide è destinato a perdere ogni senso, poiché si può odiare solo ciò che non si conosce.”
Una giuria espressa dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani ha assegnato i premi ad i film italiani della sezione ItaliaFilmFest. il Premio Mario Monicelli per il miglior regista è andato a Paolo Virzì per Il capitale umano. Incetta di riconoscimenti per il film di Virzì che ha ottenuto anche premi per sceneggiatura, montaggio, attore protagonista (Fabrizio Gifuni) e attrice non protagonista (Matilde Gioli). Premiati anche gli interpreti Valeria Golino come miglior attrice protagonista in Come il Vento e Carlo Buccirosso come miglior attore non protagonista in Song ‘e Napule, vincitore anche per le musiche di Pio e Aldo De Scalzi.Come il vento ha ottenuto il premio per la migliore fotografia, mentre il premio Tonino Guerra per il miglior soggetto è andato ad Antonio Morabito per Il venditore di medicine. Premiati L’Intrepido di Gianni Amelio per le scenografie e Anni felici di Daniele Luchetti per i costumi. Ad Andrea Camilleri dopo un affollatissimo incontro con il pubblico barese del Teatro Petruzzelli è stato, infine, assegnato il Federico Fellini Platinum Award for Artistic Excellence “per il suo immenso lavoro culturale e per il suo essere architetto della parola, unico ed originale”.
Di seguito le sinossi degli altri film di Panorama Internazionale che non sono stati recensiti nelle puntate precedenti:
Giraffada di Rani Massalha, Francia-Germania-Italia-Palestina 2013
Yacine vive con il figlio Ziad di dieci anni, al confine con la West Bank, vicino al muro che separa i palestinesi dai coloni israeliani. Lavora come veterinario in uno zoo al cui interno è ospitata una coppia di giraffe, Rita e Brownie, grandi amiche di suo figlio Ziad. Durante degli scontri militari lungo il confine, in un incidente Brownie perde la vita. Rita, la sua compagna, e Ziad sono sconvolti dalla perdita. Rita peggiora sempre di più e Yacine visitandola capisce che è incinta ma che si sta lasciando morire. La soluzione è una sola: trovarle un altro compagno. Anche a costo di attraversare il confine.
West di Christian Schwochow, Germania 2013
Estate, tardi anni ’70. Nelly decide di fuggire dalla Germania dell’Est con suo figlio Alexej, per lasciarsi dietro le spalle dolore e ricordi. Finge di sposare un uomo dell’Ovest, che la porta oltre il confine. E crede, con tutta sè stessa, in un nuovo inizio al di là del Muro. Ma nella Germania dell’Ovest non conosce nessuno. Il suo unico rifugio è il soffocante Centro di Emergenza per i rifugiati, nella Berlino Ovest, dove il passato, inevitabilmente, la raggiungerà di nuovo.
Fever di Elfi Mikesch, Lussemburgo-Austria 2014
Franziska, una nota fotografa, è in viaggio per riconciliarsi col passato. Lungo il cammino viene perseguitata da memorie dell’infanzia e dai ricordi degli strani comportamenti di suo padre, al rientro dal servizio militare nella Legione Straniera in Nord Africa. Una volta tornato a casa, egli non era mai stato in grado di fare i conti con le immagini di quello che aveva visto durante le guerre coloniali, che continuavano a tormentarlo. Soltanto adesso Franziska è pronta ad affrontare i ricordi dell’infanzia, frammenti di memoria tenuti nascosti per troppo tempo.
Les Interdits di Anne Weil e Philippe Kotlarski, Francia-Germania-Russia-Canada 2013
1979, Carole e Jérôme hanno 20 anni e partono per un viaggio organizzato a Odessa, dall’altra parte della Cortina di Ferro. Sono cugini ma si fingono fidanzati. Di giorno, come semplici turisti, visitano monumenti e musei. Di notte si separano dal resto del gruppo e incontrano clandestinamente dei “Refuseniks”, ebrei perseguitati dal regime sovietico per aver voluto abbandonare il paese. I due ragazzi nel loro viaggio scoprono un mondo sconosciuto, brutale e assurdo, che mai avrebbero pensato di poter incontrare.
Of horses and men di Benedikt Erlingsson, Islanda 2013
L‘uomo ama la donna e la donna ama l‘uomo; ma l‘uomo è pazzo del suo bene più prezioso: la sua giumenta, a sua volta ossessionata dallo stallone. In una valle isolata in Islanda, in cui gli abitanti si tengono d‘occhio tutto il tempo, la prima visita ufficiale di una nuova coppia è un evento eccezionale. La primavera sta arrivando e con essa l‘impetuosa forza della natura. Amore e morte si intrecciano con inaudite conseguenze per l‘intera comunità, e noi spettatori seguiamo i destini delle persone attraverso la percezione dei loro cavalli.
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