- Dettagli
- Scritto da Lorenzo Bianchi
- Pubblicato: 26 Marzo 2014
- Creato: 26 Marzo 2014
Dopo il picco raggiunto con il meraviglioso The Avengers, la Marvel sembrava essersi adagiata su uno stile esageratamente improntato sulla comicità, sull’eccesso di ironia e sulla mancanza di equilibrio che aveva portato ai successi passati: Iron Man 3, il peggiore, Thor: The Dark World, meglio del primo ma nulla di esaltante, e anche Wolverine e The Amazing Spiderman, sembrano tutti aver in qualche modo risentito dell’effetto Avengers. Captain America, protagonista di una prima pellicola piacevole, ma nulla di più, riesce quasi inaspettatamente a riscattare tutti, riportando la strada verso The Avengers II: Age of Ultron sui binari giusti.
Il capitano Steve Rogers (Chris Evans), reduce dal salvataggio del mondo con gli Avengers, è ora chiamato ad una nuova avventura per salvare Washington da un enorme attacco terroristico che coinvolge anche lo S.H.I.E.L.D. e lo stesso Nick Fury (Samuel L. Jackson). Aiutato dalla Vedova Nera, Natasha Romanoff (Scarlett Johansson). Non ci si può fidare più di nessuno: lo dice Fury, e Rogers lo sperimenterà sulla propria pelle, scoprendo la vera identità della minaccia più grande, il Soldato d’Inverno.
Captain America: The Winter Soldier è a tutti gli effetti uno dei migliori prodotti cinematografici Marvel per l’universo The Avengers, secondo solamente al primo Iron Man. Si tratta infatti di un film abbastanza cupo, dove finalmente la trama ha un valore fondamentale, in un intreccio ben studiato dove non mancano colpi di scena e sequenze ad alta tensione, che costituiscono un’ottima risposta ad alcuni elementi abbastanza prevedibili che, comunque, non rovinano quanto di buono si vede nel film. E la sua forza risiede nell’equilibrio: l’inserimento di tanti personaggi è ben diluito e chiaro, senza creare confusione, come del resto le sequenze di azione e di esplosioni sono molte, ma ben alternate ai dialoghi e allo svolgimento della trama, che non è solo un accessorio in funzione dei pugni e degli inseguimenti. E se ormai pare che Evans abbia trovato la sua dimensione in Captain America, lo stesso si può dire per la bellissima Scarlett “Vedova Nera” Johansson e per Nick “Samuel L. Jackson” Fury, che in questa pellicola hanno un ruolo ben più importante che in tutti i precedenti prodotti Marvel. Anche Robert Redford non sfigura affatto, anzi, la sua presenza resta comunque un valore aggiunto in un film ben curato e che regala anche alcuni spunti notevoli, qualche battuta divertente, ma mai arrivando all’eccesso, e, per questo, avendo successo. Immancabile Stan Lee, in un cameo tra i migliori che abbia mai realizzato nei film Marvel, a dimostrazione che lo spirito di fondo non è cambiato, ma che si può fare un ottimo film di azione e supereroi senza per questo scadere nell’adolescenziale mediocrità. Nel film, a Captain America viene detto: «Dimostrami che sei molto di più di uno scudo». La dimostrazione c’è stata, eccome.
Voto: 2,5/4
Recensioni
Rubriche
Festival
Login

© Copyright 2015 - Tutti i diritti riservati
