Sguardi Altrove 2020

THIS CHANGES EVERYTHING

Il MeToo è il terremoto che ha sconvolto con maggiore intensità il mondo dello spettacolo nella storia recente di Hollywood, aprendo un dibattito intenso sul sessismo e sulla discriminazione all'interno dell'industria cinematografica americana. L'inclusione delle donne e delle minoranze è il grande tema di questi anni, su cui riflette il film che ha chiuso la 27esima edizione di Sguardi Altrove Film Festival. Documentario diretto nel 2018 da Tom Donahue, This Changes Everything (da non confondersi con l'omonimo doc sulla questione ambientale del 2015) vede la partecipazione di tantissime star come Geena Davis (fondatrice dell'Institute on Gender in Media che porta il suo nome), Meryl Streep, Reese Witherspoon, Natalie Portman, Shonda Rhimes, Jessica Chastain e molte altre, registe e sceneggiatrici comprese.

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Venerdì 30 ottobre si è svolta in streaming la premiazione di Sguardi Altrove Film Festival 2020. La manifestazione cinematografica dedicata alla regia femminile ha rivoluzionato la propria forma convertendola all'online, senza perdere la sua essenza e regalando una 27esima edizione ricca e variegata, con moltissimi titoli e focus sul ruolo delle donne nella contemporaneità, tra tecnologia, ambiente e diritti umani (ce ne ha parlato su i-FILMSonline la direttrice Patrizia Rappazzo). Alla vigilia della sua conclusione, ecco i nomi di tutti i vincitori delle sezioni competitive. Fa incetta di premi A Regular Woman di Shery Hermann, che ha vinto il concorso Nuovi sguardi con la seguente motivazione: “Evitando la strada della retorica e mantenendo però una grande tensione culturale e militante, il film dimostra come sia possibile raccontare in modo efficace l'attualità, mostrando uno sguardo non neutrale ma appassionato unito a una perfetta padronanza del linguaggio cinematografico”.

NOT-A-TIME-FOR-CHILDREN

Presentato in concorso a Sguardi Atrove Film Festival 2020, nella sezione Nuovi sguardi, il documentario Not A Time For Children (Chas Nedytiachy) della regista Olga Samolevska racconta una triste peculiarità dell'Ucraina, unico Paese europeo con due generazioni di bambini che hanno conosciuto la guerra. Lungo i suoi 60 minuti di durata, il film confronta i ricordi dei sopravvissuti al secondo conflitto mondiale con le testimonianze, colme di innocenza, dei piccoli che in questi anni stanno vivendo le terribili conseguenze della guerra nell'Ucraina orientale. 

 believe

Believe (Borva), opera prima della regista iraniana Parnia Kazemipour e anteprima europea a Sguardi Altrove 2020, narra la vicenda di Bahman, un bambino iraniano di otto anni costretto ad affrontare la sua più grande paura: nuotare.

Red Fields

Nel cuore di una povera cittadina del sud di Israele, una cassiera di nome Mami (Neta Elkayam) attende l’amato Nissim (Ami Abu). Quando il marito torna dalla guerra completamente paralizzato, Mami decide di dare una svolta alla propria vita partendo per Tel Aviv. La regista israeliana Keren Yedaya (Jaffa, The Lovely Girl) adatta al grande schermo la controversa opera rock Mami di Hillel Mittelpunkt del 1986. A spiccare, oltre alla fotografia, è la colonna sonora, interamente registrata dal vivo. Sono infatti i tradizionali archi e i più moderni sound elettronici a dare ritmo e colore alla narrazione, mentre la macchina da presa indugia a lungo sui dettagli, dalla finestra buia della casa della protagonista al letto di ospedale dove Nissim giace in stato vegetativo.

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